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Malattia infettiva e rischio di successiva malattia celiaca nei bambini


Lo studio All Infants in Southeast Sweden è stato disegnato con lo scopo di valutare se le infezioni riferite dai genitori al momento dell'introduzione del glutine nella dieta del bambino siano in grado di aumentare il rischio di futuro sviluppo di celiachia.

I genitori hanno raccolto in maniera prospettica dati sulla nutrizione dei bambini e sulle malattie infettive; per 9.408 bambini sono risultati disponibili dati completi su introduzione del glutine nella dieta e durata dell'allattamento al seno.

Secondo quanto riferito dai loro genitori, questi bambini sono andati incontro a 42.826 episodi di malattia infettiva nel primo anno di vita ( inclusi 4.003 episodi di gastroenterite ).

Sono stati identificati 44 bambini con celiachia verificata per via bioptica dopo l'anno di età ed è stata utilizzata la regressione di Cox per stimare il rischio di futura celiachia in bambini con infezione all'introduzione del glutine.

In totale 18 bambini con celiachia ( 40.9% ) avevano avuto un'infezione al momento dell'introduzione del glutine, rispetto a 2.510 persone di riferimento ( 26.8%; P=0.035 ).

Pochi bambini hanno sviluppato gastroenterite al momento dell'introduzione del glutine ( 1 bambino con celiachia [ 2.3% ] versus 166 bambini di riferimento [ 1.8% ]; P=0.546 ).

Dopo aggiustamento per età all'introduzione del glutine nell'alimentazione e durata dell'allattamento al seno, non è stata osservata associazione tra una futura diagnosi di celiachia e una qualsiasi infezione ( hazard ratio aggiustato, HR=1.8 ) o gastroenterite ( HR=2.6 ) al momento dell'introduzione del glutine.

Non sono state osservate associazioni neppure tra durata dell'allattamento al seno, età all'introduzione del glutine e futura celiachia.

In conclusione, questi risultati hanno indicato che le infezioni riferite dai genitori al momento dell'introduzione del glutine nell'alimentazione del bambino non rappresentano un fattore di rischio maggiore per la celiachia. ( Xagena2010 )

Welander A e al, Pediatrics 2010; 125: e530-6


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