È stata suggerita un’opportunità di ridurre il rischio di malattia celiaca introducendo glutine nei neonati a 4 fino a 6 mesi di età.
È stato condotto uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, di intervento sulla dieta, controllato con placebo che ha coinvolto 944 bambini positivi per HLA-DQ2 o HLA-DQ8 con almeno un parente di primo grado con malattia celiaca.
Da 16 a 24 settimane di età, 475 partecipanti hanno ricevuto 100 mg di glutine immunologicamente attivo tutti i giorni, e 469 hanno ricevuto placebo.
Gli anticorpi anti-transglutaminasi di tipo 2 e antigliadina sono stati periodicamente misurati.
L'esito primario era la frequenza di celiachia confermata dalla biopsia a 3 anni di età.
La celiachia è stata confermata mediante biopsie in 77 bambini. Per evitare la sottostima della frequenza di celiachia, 3 bambini in più che hanno ricevuto una diagnosi di malattia celiaca secondo i criteri diagnostici della 2012 ESP-GHAN ( European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition ) ( senza aver subito biopsie ) sono stati inclusi nelle analisi ( 80 bambini; età media, 2.8 anni; 59% ragazze ).
L'incidenza cumulativa di celiachia tra i pazienti di 3 anni è stata del 5.2%, con tassi simili nel gruppo con glutine e nel gruppo con placebo ( 5.9% e 4.5%, rispettivamente; hazard ratio nel gruppo glutine, 1.23 ).
I tassi dei livelli elevati di anticorpi anti-transglutaminasi di tipo 2 e di antigliadina sono risultati simili nei due gruppi di studio ( 7.0% nel gruppo glutine e 5.7% nel gruppo placebo; hazard ratio, HR=1.14 ).
L’allattamento, indipendentemente dal fatto che fosse esclusivo o che fosse in corso durante l'introduzione del glutine, non ha influenzato in modo significativo lo sviluppo della celiachia o l'effetto dell'intervento.
In conclusione, rispetto al placebo, l'introduzione di piccole quantità di glutine a 16 fino a 24 settimane di età non ha ridotto il rischio di malattia celiaca a 3 anni di età in questo gruppo di bambini ad alto rischio. ( Xagena2014 )
Vriezinga SL et al, N Engl J Med 2014;371:1304-1315
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